mercoledì 24 marzo 2010



Un libro da brividi come ne troviamo di rado !
Il narratore ricostruisce la sua esistenza segnata dalla morte improvvisa della madre,
e racconta la sua discesa agli inferi e gli incubi che continueranno a tormentarlo.
Il passato affiora alla memoria solo in parte ma in modo durissimo, segnato da rapporti personali impossibili tra tutti i personaggi, in particolare col padre ed il fratello.
Ma il presente porta al protagonista momenti insperati di serenità con la moglie Claire e la figlia appena nata. Questa situazione gli permette di pensare per la prima volta a tutto il suo passato e di capire che i ricordi negativi possono convivere con una nuova serenità.
Nessuno sa cosa porterà il futuro, ma la serenità è già un risultato insperato per il protagonista.
E' minimalismo questo ? Secondo me le definizioni nel migliore dei casi non servono a niente...
E' un libro in cui c'è equilibrio tra ragione, lirismo e sentimenti; nessun personaggio è buono o cattivo, forse "tutti hanno ragione o nessuno ce l'ha". Chi vuole distruggere o non può costruire riesce nella sua opera, ma chi vuole costruire qualcosa, come Claire, può riuscirci.

lunedì 1 marzo 2010

Molto forte incredibilmente vicino

p.51 - Quella sera, a letto, ho inventato uno scarico speciale da mettere sotto tutti i cuscini di New York, collegato al laghetto del Central Park. Ogni volta che qualcuno si addormentava piangendo, tutte le lacrime sarebbero finite nello stesso posto e poi al mattino al bollettino meteo avrebbero detto se il livello delle acque del Laghetto delle lacrime era salito o sceso, così ...

p.89 - Mi sono svegliato una volta nel cuore della notte, e avevo sulle palpebre le zampe di Buckminster. Doveva essersi accorto dei miei incubi.