mercoledì 24 marzo 2010



Un libro da brividi come ne troviamo di rado !
Il narratore ricostruisce la sua esistenza segnata dalla morte improvvisa della madre,
e racconta la sua discesa agli inferi e gli incubi che continueranno a tormentarlo.
Il passato affiora alla memoria solo in parte ma in modo durissimo, segnato da rapporti personali impossibili tra tutti i personaggi, in particolare col padre ed il fratello.
Ma il presente porta al protagonista momenti insperati di serenità con la moglie Claire e la figlia appena nata. Questa situazione gli permette di pensare per la prima volta a tutto il suo passato e di capire che i ricordi negativi possono convivere con una nuova serenità.
Nessuno sa cosa porterà il futuro, ma la serenità è già un risultato insperato per il protagonista.
E' minimalismo questo ? Secondo me le definizioni nel migliore dei casi non servono a niente...
E' un libro in cui c'è equilibrio tra ragione, lirismo e sentimenti; nessun personaggio è buono o cattivo, forse "tutti hanno ragione o nessuno ce l'ha". Chi vuole distruggere o non può costruire riesce nella sua opera, ma chi vuole costruire qualcosa, come Claire, può riuscirci.

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