p.51 - Quella sera, a letto, ho inventato uno scarico speciale da mettere sotto tutti i cuscini di New York, collegato al laghetto del Central Park. Ogni volta che qualcuno si addormentava piangendo, tutte le lacrime sarebbero finite nello stesso posto e poi al mattino al bollettino meteo avrebbero detto se il livello delle acque del Laghetto delle lacrime era salito o sceso, così ...
p.89 - Mi sono svegliato una volta nel cuore della notte, e avevo sulle palpebre le zampe di Buckminster. Doveva essersi accorto dei miei incubi.
lunedì 1 marzo 2010
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Mi dispiace molto non poter venire all' incontro del 18 marzo, perchè il libro "Molto forte..." mi sta piacendo moltissimo.
RispondiEliminaE' molto originale e il tratto che metterei più in evidenza è la capacità di approfondire le emozioni.
E' un libro profondo scritto con mano leggera.
giusi
L'ho appena finito, e mi è difficile credere che uno scrittore neanche trentenne sia riuscito a trovare un equilibrio tra così tante forze contrastanti: ingenuità, speranza, dolore,rimpianto, e molte altre.
RispondiEliminaNon ci sono personaggi marginali, anche chi compare per poche pagine lascia un segno perchè racconta una parte di sè importante e in cui ci possiamo riconoscere.
Inoltre l'autore riesce a trovare spazio per sperimentare una forma di racconto inusuale, con fotografie, pagine composte da parole "illeggibili", e altre trovate che non sono fine a se stesse, ma che sottolineano e commentano le emozioni dei protagonisti (forse si è ispirato a Sebald ?).
Questo libero mi ha convinto a leggere gli altri lavori di Safran Foer, che spero daranno le emozioni che "Molto forte..." ci fa provare.
VI VOGLIO BENE :-)
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